Paese che vai, commissione che trovi
Spesso e volentieri quando si compiono delle operazioni all’interno di circuiti bancari vengono addebitate delle spese per usufruire del servizio, allo stesso modo se si è nel proprio paese o all’estero. Queste commissioni vengono corrisposte agli utenti in fase di transazione di pagamenti, oppure di prelievo bancomat, al fine di bilanciare equamente i costi tra tutti gli aderenti al circuito. Ma quanto pesano esattamente questi costi nelle tasche dei consumatori? E quali sono i fattori che incidono in questa scelta? Vediamoli:
1. Modifiche decreto direttiva di pagamento PSD2
A partire dal 2010, in Italia è stato approvato un apposito decreto per regolamentare i pagamenti digitali attraverso la direttiva europea PSD2 (Payment Service Directive). L’obiettivo è facilitare l’accesso ad un unico mercato europeo, favorire la chiarezza nei termini e nelle condizioni dei pagamenti e garantire pari possibilità a tutti gli operatori affinché possa condurre ad una sana e competitiva concorrenza.
D’altro canto, con l’avvenire del 2020, il nostro Consiglio dei Ministri ha approvato delle modifiche a questa direttiva. In sostanza, sono state riviste e corrette le disposizioni che riguardano in primis, semplificazioni amministrative sui conti di pagamento e sanzioni più rigide per le violazioni delle regole inerenti le disposizioni dei pagamenti interbancari (transazioni tra diverse banche). Inoltre, è prevista un’apposita sezione che riguarda proprio le riduzioni delle commissioni interbancarie per operazioni effettuate con carta di credito o bancomat.
Ma cerchiamo di entrare nel dettaglio della questione:
- Semplificazioni amministrative: per tutti gli AISP (Account Information Services Provider), ovvero gli operatori che forniscono informazioni sui conti di pagamento. Questi soggetti non saranno più tenuti all’obbligo di adesione a sistemi di risoluzione stragiudiziale per le controversie con il consumatore. Dunque, in caso di contrasto, il cliente non potrà rivolgersi direttamente a questi soggetti ma ad altri intermediari di tutela previsti dall’ordinamento.
- Introduzione di pesanti sanzioni: sono state introdotte nuove sanzioni come l’inosservanza, da parte degli intermediari finanziari, degli obblighi di fornire informazioni riguardanti il credito immobiliare ai consumatori. Ad esempio, tra le nuove indicazioni che deve fornire l’agente finanziario rientrano: le modalità con cui il consumatore può presentare reclamo, oppure il compenso che il consumatore deve versare all’intermediario e, se non indicato, il metodo per calcolare tale somma. Saranno poi le autorità competenti incaricate, come il CICR (Comitato Interministeriale per il Credito al Risparmio), ad effettuare accertamenti ed eventuali misure di correzione.
- Commissioni meno onerose: sono soggette a sanzione anche le violazioni dei limiti di commissioni dei pagamenti interbancari effettuati con carte di credito. L’attuale limite per le commissioni previsto per pagamenti con carte di credito è dello 0,2% calcolato sul totale delle transazioni effettuate annualmente dell’intermediario per le quali si applicano penali che vanno da 30.000 fino a 5 milioni di euro.
2. Tipi di commissioni e utilizzo del POS
Ci sono vari fattori che possono incidere nel peso di una commissione. Il costo può dipendere dalla tipologia di carta utilizzata (consumatore o commerciale), dal tipo di operazione di pagamento (pagamento standard, bonifico, ricarica prepagata, prelievo bancomat) e dal canale utilizzato (e-commerce o altri canali).
Inoltre, a partire da Luglio 2020, viene introdotto l’Obbligo Pos una nuova normativa tale per cui ogni commerciante, artigiano, libero professionista o qualunque titolare di partita iva, è tenuto ad avere un Pos al fine di rendere facilmente tracciabili i pagamenti digitali. Introducendo questo obbligo, sono state abolite le multe e sanzioni previste in caso di tale inosservanza.
Tuttavia, quando ci si ritrova in un paese estero non si è esonerati dal pagamento di commissioni. Anzi. Vediamo brevemente cosa comprendono nella maggior parte dei casi questi costi:
- Commissione 1: per prelievo/transazione internazionale. Comprende una commissione forfettaria (solitamente tra 1 e 5 euro).
- Commissione 2: per conversione. Addebito commissionato dalla banca per operazioni effettuate all’estero. Solitamente tra 1% e 3% sul totale della transazione.
- Commissione 3: per commissione. Costo di utilizzo del servizio deciso interamente dalla banca in cui si esegue l’operazione. Solitamente viene richiesto il consenso prima di effettuare l’operazione.
Dunque, sfuggire al pagamento di alcune piccole commissioni specialmente all’estero, purtroppo, non è ancora possibile. Tuttavia, ci sono alcuni accorgimenti che possiamo seguire al fine di ridurre questo pagamento il più possibile come: prelevare il contante anticipatamente magari in un ATM della vostra banca oppure scegliere una carta di credito a basso costo che operi in un circuito Global.
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